Guardare un po’ più da vicino cinema, musica e teatro. Fornire le chiavi d’accesso a tutto il pubblico per osservare e capire, per discutere e praticare l’arte. Offrire a tutti le conoscenze dirette sui nuovi linguaggi performativi.
Ecco cosa ci riserva per la sesta edizione il CIMES, centro del DMS Dipartimento di musica e spettacolo dell’Università di Bologna, che da quest’anno si sottotitola Progetti di cultura attiva. E noi diremmo anche partecipativa: 6 laboratori con i maestri della scena contemporanea, 3 incontri con gli artisti, 8 convegni e tavole rotonde per discutere e interrogarsi sui temi che coinvolgono l’arte e le sue declinazioni, 2 presentazioni di volumi e naturalmente 2 spettacoli, 1 concerto in prima nazionale, 3 rassegne cinematografiche e la prima proiezione del film L’orizzonte perduto. Il centro nevralgico sarà Bologna tra i locali del dipartimento DMS in via Barberia 4, i laboratori DMS di via Azzo Gardino, spazio Sì di via San Vitale 67.
Tra i nomi più significativi che saranno presenti alle iniziative del DMS Armando Punzo regista della Compagnia della Fortezza che terrà un laboratorio di una settimana per gli studenti e due incontri aperti a inizo e fine attività.
Il maestro giapponese di teatro nō Umewaka Naohiko, storico componente di una delle più antiche e rinomate famiglie di questo genere teatrale, che sarà il protagonista del progetto Teatro NŌ, una tradizione contemporanea curato da Matteo Casari e che comprenderà un’attività laboratoriale, spettacoli e una tavola rotonda.
I registi russi Elena Gremina e Michail Ugarov per la prima volta in Italia per raccontarci una delle realtà più originali e influenti dello spettacolo russo: Il teatro.doc.
E poi ancora una giornata dedicata a SUONI DAL MONDO curata da Nico Staiti che prosegue nelf ilone di ricerca e valorizzazione della musica etnica. Ques’anno ridotta a solo una giornata per il taglio di fondi che ha colpito il settore dello spettacolo.
La sezione musica del Dipartimento in collaborazione con il Saggiatore musicale propone una due giorni di studio e approfondimento sui temi dell’infanzia e musica contemporanea e sul ruolo della musicologia nella società.
La sezione cinema propone diversi laboratori e rassegne sul grande regista russo Sergej Michajlovič Ėjzenštejn e sul tema FILM CHE PRODUCONO FILM donne senza macchina da presa.
Un progetto sarà dedicato a Attori e generi teatrali nel cinema muto italiano. Una girornata di studio e rassegna cinematografica che si concluderà con la proiezione del film L’orizzonte perduto del 1941 con la regia di Guido Salvini creduto disperso e recentemente ritrovato da Gerardo Guccini e Michele Canosa: si tratta di una straordinaria testimonianza della tradizione culturale degli attori durante la seconda guerra mondiale e prima dell’avvento registico.
Quindi il programma è ricchissimo e vario. Passate parola.
Josella Calantropo
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