giovedì 14 aprile 2011

SPETTACOLO ANNULATO PER BILLI E I DETENUTI DEL CARCERE DELLA DOZZA:

DELUSIONE NELLE PAROLE DEL REGISTA
 
"Sono profondamente addolorato"- così comincia la dichiarazione di Paolo Billi (direttore del Teatro del Pratello) durante la conferenza stampa che annulla lo spettacolo "La verità salvata da una menzogna".
Avrebbe dovuto debuttare giovedì 14 all'Arena del Sole il nuovo lavoro dei detenuti della Sezione Penale della Casa Circondariale di Bologna. E invece...l'8 aprile Giulio esce dalla Dozza con un regolare permesso di lavoro, permessi che tra l'altro riceveva dal 2007, per parteciapare al concerto che il gruppo Elettrogeno ha preparato per la rassegna "Stanze di teatro in carcere" organizzato dal centro La Soffitta. Ma Giulio non presenterà la sua canzone davanti a Dori Ghezzi, perché un'ora prima dell'inizio, Giulio decide di fuggire, di evadere, di tradire in pochi minuti il lavoro fatto con i suoi compagni e amici da 4 anni.
Il 9 aprile la Direzione del Dozza comunica a Billi e ai suoi il provvedimento da adottare: sospensione delle attività teatrali, compreso il debutto del 14 e 15 aprile. E forse questa decisione è anche peggio: perché punire tutti e azzerare il tutto il lavoro fatto fin quì?
Sarà solo una pausa di riflessione? Si potrà recuperare lo spettacolo a fine maggio? Ma con che spirito? Sono domande che al momento restano aperte.
 
Nonostante questi tristi avvenimenti che hanno coinvolto Paolo Billi, direttore del Teatro del Pratello, la rassegna itinerante di teatro in carcere in Emilia Romagna continua.
Cominciata l'8 aprile, al Centro La Soffitta ai laboratori DMS di via Azzo Gardino, 65/a di Bologna, la serie di incontri, spettacoli e dimostrazioni di lavoro "STANZE DI TEATRO IN CARCERE 2011" si sposterà all'interno della Regione Emilia Romagna con altri due appuntamenti.
Il 6 giugno a Ferrara al Teatro Comunale di Ferrara con una giornata che vedrà, tra gli altri, la partecipazione di Giuliano Scabia ( poeta e drammaturgo).
Il 28-29 ottobre il progetto toccherà Modena, con una LECTIO di Gherardo Colombo (magistrato).
Josella Calantropo

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