domenica 15 gennaio 2012

Garibaldi e De Andrè, eroi dello stesso Mondo: l'Italia

Il Testoni Ragazzi propone Garibaldi non è una statua in onore dei 150 anni dell'unità d'Italia. Cosa accomuna De Andrè e Garibaldi?
La voglia di cambiare la storia del nostro Paese, ognuno a modo suo, ovvio.
Un'arguta dimostrazione l'ha data il Testoni Ragazzi -Teatro stabile d'innovazione per l'infanzia e la gioventù - che da anni porta in scena spettacoli dai linguaggi e contenuti il più possibile vicino ai bambini e ai loro interessi. Parole d'ordine: imparare e divertimento!
Lo spettacolo è scritto e diretto da Giovanni Boccomino, Valeria Frabetti e Fabio Galanti, riproposto per il ciclo "Accade di sera" a "La Baracca" il 12 gennaio, dopo il successo dell'anno precedente.
Ancora una volta un tutto esaurito.

Entriamo in sala. É inesistente il sipario. Non c'è una quinta o una mantovana, nè una teletta o un soffitto. Anche la ribalta è assente.
Il piccolo pubblico, acccompagnato da mamma e papà, è a stretto contatto con gli attori. Seduto sui gradoni, aspetta di ascoltare la storia di un ragazzo, che da bambino adorava cercare nel mare il sogno di uno Stato solido e unitario.
La maestria di due attori come G. Boccomino e F. Galanti, efficaci e semplici oggetti di scena - due praticabili mobili, delle lavagne con gessetti, due camicie rosse, una statua di Garibaldi, un ritratto di Anita - hanno permesso in tuffo in un Risorgimento, in cui Garibaldi è un indiscusso protagonista.
Il nostro amico Beppe (diminutivo di Giuseppe) non è solo una via, una piazza o una statua.
É innanzi tutto un bambino che adora il mare, e preferisce il gioco allo studio. Cresciuto, verrà promosso capo della marina, diventerà un valido condottiero di eserciti, ma anche un buon padre e un marito per Anita.Sarà anche muratore, pastore, contadino, allevatore!

Una vita fatta di incontri: da Mazzini a Vittorio Emanuele; insurrezioni, come quella a Genova; esili in Brasile. Costituzione di un corpo italiano (le camicie rosse); scontro con austriaci; armistizio di Villafranca e la cessione di Nizza poco voluti; spedizione dei Mille, sconfitta dei  Borboni in Sicilia; la prosecuzione verso Roma e il Trentino.
Settantacinque anni di storia raccontati con brio da esperti di teatro che sfruttano ogni vibrazione dell'aria, ogni muscolo del corpo, linguacce, gargarismi, rincorse, colpi e contraccolpi.
I bambini si divertono, le loro risate rimbalzano qui e là per il teatro, animano il teatro di buon umore! Dinamicità e sorrisi, è unanime l'applauso finale.
2 giugno 1882: muore Giuseppe Garibaldi, non la sua memoria. Grazie anche al Testoni Ragazzi di Bologna!

Angela Sciavilla

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