Una riflessione sull’occhio profonda, viscerale e impudente fatta quando l’occhio vorrebbe solo chiudersi e non guardare. Il Magnifico Teatrino Errante obbliga ad aprire lo sguardo su una realtà che si farebbe volentieri a meno di vedere.
foto di Valeria Di Sciullo
Il nuovo lavoro della compagnia, Anche l’occhio vuole, diretto da Valeria Nasci, è un indagare le potenzialità dell’occhio con azioni teatrali, scioglilingua, modi di dire, proverbi e filastrocche. La diversità in scena viene guardata e mai nascosta, viene esibita, viene fatta danzare, cantare, ma al contempo ci guarda, ci canta e ci danza. È una triangolazione di sguardi: il pubblico che guarda la scena e gli attori che guardano in sala.
foto di Valeria Di Sciullo
È un teatro che parla di altri corpi. Diversi. Che si strascinano, che zoppicano, che a volte non camminano, che fanno fatica ad andare dritti. Ma tutti raccontano. Storie di vita vera vissuta sulla pelle. Semplicemente il corpo in scena è così come è. Diventa drammaturgia con tutte le sue mancanze, deficit, ma anche con tutte le sue capacità. Ecco perché il teatro del Magnifico è così potente. Perché le cose non le manda a dire. Non narra una favola, spalanca gli occhi su un altro mondo, che molto spesso fa paura solo perché è diverso, o peggio - molte altre volte - si vuole compatire solo quando si ha voglia di lavarsi la coscienza.
Sul palco ci saranno attori – ognuno con i loro pregi e i loro difetti – che suonano, ballano e guardano, insieme, nella stessa direzione.
Josella Calantropo
Il Magnifico Teatrino Errante è una compagnia composta da attori disabili e non. Nasce nel 2007, quando ancora non si chiamava così, da alcune collaborazioniimportanti con realtà bolognesi. Nel 2011, con la partecipazione del gruppo alla PAR TOT PARATA, prende il via l’importante collaborazione con l’associazione “Oltre” di Bologna la quale di fatto lo “adotterà” da quel momento in poi. Tra l’altro è stato proprio in occasione della celebre parata bolognese che il Teatrino deciderà di chiamarsi non solo Magnifico ma Errante, a simboleggiare una ricerca continua, una peregrinazione sia nei luoghi delal città che tra le sensibilità “diverse” dell’animo umano.
DEBUTTO
Anche l’occhio vuole
Teatro Dehon, via Libia 59, Bologna
Lunedì 30 aprile alle h 21
INGRESSO GRATUITO
foto di Valeria Di Sciullo
foto di Valeria Di Sciullo
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