KaraKasa Circus presenta Casa
Dolce Casa, spettacolo di teatro acrobatico dell'Europa dell'Est.
Italia, Polonia,
Romania, Russia e Ungheria sono i luoghi di origine di equilibristi, saltatori,
giocolieri e clown provenienti da esperienze teatrali, di arte di strada, di
circo sociale e di acrobatica.
Si chiama KaraKasa Circus, compagnia con
un'esperienza di dieci anni nel campo del circo teatro. L'azione si svolge in
una discarica infestata da topi e oggetti senza vita. Un angolo di mondo ai
margini della città. Un sottofondo di tuoni, pioggia e i rumori della
metropoli. Questi barboni vivono dei resti, di quegli oggetti scartati e
riutilizzati in modi sempre nuovi. Sono personaggi senza casa, eremiti sotto un
tetto di stelle e nuvole al galoppo. Si accontentano di inventare una casa con
la spontaneità con la quale la natura si cambia di abito. Si alternano le
stagioni e si rende la discarica il più possibile abitabile. Una pioggia di
lacrime, uno spettacolo tristissimo e ombrelli che fanno piroette in cielo
seminando coriandoli, foglie secche e batuffoli di cotone. Finestre senza
pareti e buste di plastica colorate animate dal respiro degli attori. Un mare
si gonfia in lontananza e lo si attraversa con scope come remi e una cornice come
barca.
Personaggi che si
accontentano di avere come casa una discarica e, sopra, solo un cielo di
speranze. Spettacolo di Marcello Chiarenza e Alessandro Serena. Musiche dal
sapore dell'Est ad opera di Carlo Cialdo Capelli. Si alternano gags divertenti a
una vena malinconica. Un cimitero di allegria. Capriole in aria, acrobazie e
visioni riciclate. Un teatro a partecipazione. Un teatro per bambini e adulti.
La disciplina acrobatica si mescola con il teatro di figura attraverso l'uso di
scenografie che prendono forma davanti agli occhi del pubblico come numeri di
magia. Oggetti senza vita e un tocco di comicità trasognata. Un teatro che
stupisce. La produzione è il risultato di Homeless, progetto transculturale
sostenuto dalla Commissione Europea e nato presso il Circolo della pace,
rassegna di circo sociale di Bagnacavallo (Ra), che ha ottenuto dal Presidente
della Repubblica la Medaglia di Rappresentanza. Giochi di forza, prese,
coreografie fantasmagoriche. Finestre per vedere attraverso e uno specchio per
far vedere il pubblico. Uno spettro caleidoscopico di luci e colori. Un teatro
senza richiami. Una coreografia di muscoli e sudore. Forti sinergie, profonda
complicità e legami di fiducia. Un calderone di emozioni. Il pubblico è
chiamato ad agire. Non c'è azione senza improvvisazione e margine di casualità.
Un teatro che supera le barriere linguistiche. Quintessenza di piacere. Un
applauso vasto e umano: l'applauso di una folla di tutte le età.
In programmazione al Teatro Arena
del Sole il 26 e 27 gennaio (Via dell'Indipendenza, 44, Bologna)
Angela Grasso
Nessun commento:
Posta un commento