lunedì 28 gennaio 2013

KaraKasa Circus: eremiti in una discarica


KaraKasa Circus presenta Casa Dolce Casa, spettacolo di teatro acrobatico dell'Europa dell'Est.
Italia, Polonia, Romania, Russia e Ungheria sono i luoghi di origine di equilibristi, saltatori, giocolieri e clown provenienti da esperienze teatrali, di arte di strada, di circo sociale e di acrobatica. 


Si chiama KaraKasa Circus, compagnia con un'esperienza di dieci anni nel campo del circo teatro. L'azione si svolge in una discarica infestata da topi e oggetti senza vita. Un angolo di mondo ai margini della città. Un sottofondo di tuoni, pioggia e i rumori della metropoli. Questi barboni vivono dei resti, di quegli oggetti scartati e riutilizzati in modi sempre nuovi. Sono personaggi senza casa, eremiti sotto un tetto di stelle e nuvole al galoppo. Si accontentano di inventare una casa con la spontaneità con la quale la natura si cambia di abito. Si alternano le stagioni e si rende la discarica il più possibile abitabile. Una pioggia di lacrime, uno spettacolo tristissimo e ombrelli che fanno piroette in cielo seminando coriandoli, foglie secche e batuffoli di cotone. Finestre senza pareti e buste di plastica colorate animate dal respiro degli attori. Un mare si gonfia in lontananza e lo si attraversa con scope come remi e una cornice come barca.
Personaggi che si accontentano di avere come casa una discarica e, sopra, solo un cielo di speranze. Spettacolo di Marcello Chiarenza e Alessandro Serena. Musiche dal sapore dell'Est ad opera di Carlo Cialdo Capelli. Si alternano gags divertenti a una vena malinconica. Un cimitero di allegria. Capriole in aria, acrobazie e visioni riciclate. Un teatro a partecipazione. Un teatro per bambini e adulti.


 La disciplina acrobatica si mescola con il teatro di figura attraverso l'uso di scenografie che prendono forma davanti agli occhi del pubblico come numeri di magia. Oggetti senza vita e un tocco di comicità trasognata. Un teatro che stupisce. La produzione è il risultato di Homeless, progetto transculturale sostenuto dalla Commissione Europea e nato presso il Circolo della pace, rassegna di circo sociale di Bagnacavallo (Ra), che ha ottenuto dal Presidente della Repubblica la Medaglia di Rappresentanza. Giochi di forza, prese, coreografie fantasmagoriche. Finestre per vedere attraverso e uno specchio per far vedere il pubblico. Uno spettro caleidoscopico di luci e colori. Un teatro senza richiami. Una coreografia di muscoli e sudore. Forti sinergie, profonda complicità e legami di fiducia. Un calderone di emozioni. Il pubblico è chiamato ad agire. Non c'è azione senza improvvisazione e margine di casualità. Un teatro che supera le barriere linguistiche. Quintessenza di piacere. Un applauso vasto e umano: l'applauso di una folla di tutte le età.


In programmazione al Teatro Arena del Sole il 26 e 27 gennaio (Via dell'Indipendenza, 44, Bologna)

Angela Grasso

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