Pietre volterrane sporcate dalle mani insanguinate
di tanti Montecchi e Capuleti, di adulti sconsiderati che innescano meccanismi
di morte micidiali, rose rosse di giovanissime Giuliette innamorate, libri e
strumenti musicali di chi crede nella meraviglia dell’arte, valigie pronte per
partire verso la città ideale.
Photo: Alessandro Fantechi
Lo spettacolo, che vedrà alzarsi l’immaginario
sipario sull’incantevole cittadina toscana il 26 luglio a Montecatini V.C., il 27 luglio a Pomarance e il 28 Luglio a
Volterra in chiusura del Festival VolterraTeatro
2012, è tuttora in fase di creazione. Una serie di prove collettive si sono
già svolte nelle piazze di Volterra, Pomarance, Montecatini V.C., Cosenza e
Bologna.
Ma l’azione di Mercuzio non si esaurisce nel
riempire le piazze, perché il giovane sognatore shakespeariano sta
letteralmente spopolando sul web. Il dato è sorprendente se si considera il
livello medio di popolarità degli eventi teatrali all’interno di circuiti
veloci come quelli dei social networks.
Il Mercuzio, che nella riscrittura di Punzo, si
ribella al padre autore Shakespeare e sfida il proprio destino di morte e di
grigiore rivendicando il diritto alla vita e al sogno, ai colori e alle
sfumature, ha evidentemente attecchito con forza nell’immaginario collettivo
del web diventando subito metafora irresistibile della possibilità di ripudiare
una vita che sembra già scritta, un copione già stampato da rappresentare senza
inventarsi nuove scene.
Il progetto occupa tutti gli spazi della rete, da Facebook e Twitter, allo spazio Flick’r
che consente di condividere e commentare le foto, al cliccatissimo blog compagniadellafortezzavolterra.wordpress.com
su cui è stato lanciato il sondaggio per scoprire a quali scene dello
spettacolo intende partecipare il popolo del web e il Mercuziario, raccoglitore di parole da regalare a Mercuzio.
Photo: Alessandro Fantechi
Aggirando il pericolo del click mordi e fuggi Mercuzio
si insinua nelle fessure del qualunquismo, stimola le intelligenze, tocca le
sensibilità. Nel mare magnum dei post e dei tweet fast food, funzionali, il sognatore
di Shakespeare si erge su una zattera di parole piene e di azioni reali.
Nelle pagine dedicati al progetto, infatti, i
followers, esattamente come accade per gli spettatori, non si limitano a
osservare ma possono collaborare alla scrittura dello spettacolo.
Non l’ennesimo forum dove si lasciano commenti,
dunque, ma una rete creativa in cui
si gioca al rilancio, in cui ogni giorno vengono postate foto, immagini, parole
e pensieri che aggiungono nuove intense pennellate al ritratto di Mercuzio.
Non solo uno spazio promozionale, non solo una bacheca su cui tenersi informati sugli eventi legati al progetto ma un’agorà parallela in cui si prolunga lo spazio reale dell’incontro, una sorgente di idee in cui la scrittura scenica trova nuove risorse creative per una scrittura collettiva.
In pochi mesi il progetto della Compagnia della Fortezza
è diventato un vero fenomeno mediatico, un compagno inseparabile degli
internauti, una valvola di sfogo di pensieri e parole.
Il viaggio di Mercuzio verso la città ideale è già
partito sul web, dunque, e corre ad altissima velocità
verso la tappa finale del festival.
Rossella
Menna
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