giovedì 2 maggio 2013

Progetto inComune, Quadro III: lunga vita ai musei

Continua a splendere sotto i riflettori della danza, del teatro e della musica il Museo Davia Bargellini di Bologna nel pomeriggio del 28 aprile 2013. Terza tappa di un più ampio progetto (iniziato a settembre) che esplicita il desiderio di far vivere ai musei bolognesi una fiorente vita, facendoli diventare fucina della sperimentazione d’arte performativa, aperti al pubblico.
Il traguardo è stato raggiunto dal Progetto "inComune", sviluppato all'interno del circuito Musei civici d'Arte Antica di Bologna di cui fanno parte il Museo Civico Medievale, le Collezioni Comunali d'Arte e il Museo Davia Bargellini.


Una collaborazione ideata da Paolo Cova, storico dell'arte e collaboratore degli stessi musei, che vede protagoniste in questa terza tappa Miriam Costa e Nuvola Vandini.
In una cornice storica del Seicento, le due danzatrici fanno parlare l’immensa scalinata del palazzo ideato da Bartolomeo Provaglia (tra il 1638 e il 1658) sulla quale danzano informi, prese da una furibonda energia fatale, per liberare un’incontinente vivacità di carattere. Ogni fregio, insenatura, scanalatura o decorazione dell’antico palazzo sono trampolini di lancio di suoni, schiocchi, echi e rimbombi stimolati dal lavoro gutturale e diaframmatico delle giovani performer. Suoni animaleschi, che rimandano alle urla delle donne salentine morse da tarantole velenose e costrette a una danza convulsiva, affiancati per paradosso dalle innocenti voci bianche dei bambini del Centro Studi Danza ATEM seduti su un lato della gradinata. Guidati dal maestro Oscar Serio e dalla sua musica amplificata da un tablet di ultima generazione, accompagnano le note multimediali del musicista e il movimento furente delle ballerine, con strumenti “fatti in casa” esasperandoli fino all’ennesima potenza.


Un lavoro che coinvolge esperti di arte e non, giovani, anziani e bambini per far vivere il museo attraverso lo sguardo e l’osservazione, coinvolgendo anche gli altri organi sensoriali, per valorizzarne la storia.
Il gruppo di lavora precisa che:

“Il filo conduttore della nostra ricerca riprende le intenzioni pedagogiche di Francesco Malaguzi Valeri, fondatore del museo, che lo concepì come luogo di ispirazione e orientamento stilistico dei giovani artisti e degli artigiani comuni dell’epoca. Il nostro lavoro si è rivelato essere un connubio fra la materialità concreta dell’arte del passato con l’effimera consistenza del linguaggio del corpo e del suono”.



Prima e dopo la performance, lo spettatore ha la possibilità di osservare arredamenti di case patrizie, utensili, arredi sacri del palazzo: accompagnati per mano dai più piccoli in principio, e in seguito condotti dalla guida del museo che fornisce un quadro storico dettagliato del periodo.

Visto a Bologna nel Museo Davia Bargellini il 28 aprile 2013.

Ideato da: Miriam Costa, Marco Galignano, Oscar Serio, Nuvola Vandini
Danzano: Miriam Costa, Nuvola Vandini
Musiche di e con: Oscar Serio
Regia: Marco Galignano
Il progetto è stato arricchito e sostenuto dalla partecipazione di: Paolo Cova, Valeriana Cedrola, Serena Quagliarola, Chiara Zompa, Maria Raveggi, Ilaria Orlandini, Elena Balboni (centro studio danza ATEM), Martina Caroli.

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