Parte da piazza De Larderel a Pomarance il viaggio del sognatore che si ribella alla pagina
scritta e alla sorte che il padre Shakespeare aveva scelto per lui. Mercuzio non vuole morire, si intitola
il progetto di Armando Punzo e della
Compagnia della Fortezza. Nato come
idea di spettacolo teatrale, il bozzetto iniziale ha preso forma in direzioni
diverse, più ampie, dilatandosi fino a sfondare i confini del teatro per giungere
nella vita delle persone e nelle piazze.
Incontri, racconti e discussioni hanno fatto di
Mercuzio la metafora di una modalità di pensiero inedita. Come una corrente che
attraversa i campi e si diffonde, lentamente, radicandosi a fondo nelle
coscienze di chi ne entra in contatto.
Il sole di maggio, i colori ruvidi di una cittadina
di montagna e le note avvolgenti della musica composta da Andrea Salvadori accolgono i nuovi compagni di viaggio di Mercuzio,
immergendoli nell’atmosfera rarefatta di un pomeriggio insolito.
La piazza di Pomarance si trasforma, minuto dopo
minuto, in una festa di colori e di voci. Una trottola multiforme che si
prodiga in evoluzioni vertiginose schizzando immagini e suggestioni da ogni
parte. Maschere folkloristiche, bandiere, bambine volteggianti su pattini
variopinti, trampoli fisarmoniche e tamburelli. Giovani, anziani, neonati,
intere famiglie raccolte intorno all’idea del giovane sognatore che apre
squarci su nuovi mondi, per diventare testimonial della propria città, della
città che cambia, che rinnova il proprio modo di guardare alla vita e alla
comunità. Ciascuno giunto con la propria idea del giovane sognatore, con il
proprio sogno nel cassetto. A vagare tra i corpi disordinati nella piazza un
Mercuzio in carne e ossa, una figura sottile in bianco e nero che raccoglie,
con il suo orecchio gigante, tutti i respiri della città che vive.
A dirigere le pose fotografiche in movimento, la
voce di Punzo, che guida le azioni e indirizza gli sguardi verso fotografi
sistemati in alto, su una gru.
Un pomeriggio dai toni sur-reali, che ha coinvolto i
presenti fino in fondo, sganciandoli dal compito di figuranti e irradiando in
essi un’energia nuova, attiva, vitale. La piazza svuotata a poco a poco, lascia
tra le mani la sensazione di aver preso parte a qualcosa di grande, di
importante.
E domani si replica a Volterra in Piazza dei Priori h 11:00.
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