venerdì 4 maggio 2012

Il viaggio di Mercuzio. Prima tappa: Pomarance

Un caleidoscopio di colori e di suoni, una voce rassicurante che guida i passi e le parole, pose fotografiche di vite in movimento. Persone.
Parte da piazza De Larderel a Pomarance il viaggio del sognatore che si ribella alla pagina scritta e alla sorte che il padre Shakespeare aveva scelto per lui. Mercuzio non vuole morire, si intitola il progetto di Armando Punzo e della Compagnia della Fortezza. Nato come idea di spettacolo teatrale, il bozzetto iniziale ha preso forma in direzioni diverse, più ampie, dilatandosi fino a sfondare i confini del teatro per giungere nella vita delle persone e nelle piazze.

Incontri, racconti e discussioni hanno fatto di Mercuzio la metafora di una modalità di pensiero inedita. Come una corrente che attraversa i campi e si diffonde, lentamente, radicandosi a fondo nelle coscienze di chi ne entra in contatto.  

Il sole di maggio, i colori ruvidi di una cittadina di montagna e le note avvolgenti della musica composta da Andrea Salvadori accolgono i nuovi compagni di viaggio di Mercuzio, immergendoli nell’atmosfera rarefatta di un pomeriggio insolito.

La piazza di Pomarance si trasforma, minuto dopo minuto, in una festa di colori e di voci. Una trottola multiforme che si prodiga in evoluzioni vertiginose schizzando immagini e suggestioni da ogni parte. Maschere folkloristiche, bandiere, bambine volteggianti su pattini variopinti, trampoli fisarmoniche e tamburelli. Giovani, anziani, neonati, intere famiglie raccolte intorno all’idea del giovane sognatore che apre squarci su nuovi mondi, per diventare testimonial della propria città, della città che cambia, che rinnova il proprio modo di guardare alla vita e alla comunità. Ciascuno giunto con la propria idea del giovane sognatore, con il proprio sogno nel cassetto. A vagare tra i corpi disordinati nella piazza un Mercuzio in carne e ossa, una figura sottile in bianco e nero che raccoglie, con il suo orecchio gigante, tutti i respiri della città che vive.

Pronti a cristallizzare ogni goccia visiva in uno scatto, gli obiettivi di una nutrita schiera di fotografi. D’altro canto il pomeriggio di Pomarance, aprifila di una lunga serie di incontri che si svolgeranno in altre piazze italiane, aveva il fine ultimo di scattare una foto di massa, un’immagine promozionale che farà da sfondo al progetto su Mercuzio, come immagine in filigrana del viaggio, intrapreso a Volterra, che condurrà il personaggio shakespeariano in nuovi territori. Una lunga serie di tappe alla ricerca di nuovi compagni di viaggio, di nuove persone e nuovi luoghi disposti a investire sul coraggio di non cedere alla resa e sul sogno della “ribellione bianca” a ciò che è già scritto. 

A dirigere le pose fotografiche in movimento, la voce di Punzo, che guida le azioni e indirizza gli sguardi verso fotografi sistemati in alto, su una gru.

Un pomeriggio dai toni sur-reali, che ha coinvolto i presenti fino in fondo, sganciandoli dal compito di figuranti e irradiando in essi un’energia nuova, attiva, vitale. La piazza svuotata a poco a poco, lascia tra le mani la sensazione di aver preso parte a qualcosa di grande, di importante.

E domani si replica a Volterra in Piazza dei Priori h 11:00.

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