martedì 2 dicembre 2014

Natura Dèi Teatri arriva alla diciannovesima edizione: per l’occasione, chiama a riflettere dieci produzioni internazionali sul linguaggio e sui suoi molteplici piani

Arrivato alla sua diciannovesima edizione, il festival parmense Natura Dèi Teatri, in programma dal 5 al 14 dicembre 2014 propone un calendario multiforme, animato da creazioni contemporanee di teatro, musica, danza, video e performance: in arrivo prime assolute e rarità internazionali con Scanner, Lenz Rifrazioni, Maguy Marin, Pieter Ampe, Paul Wirkus, Alessandro Berti, Via Negativa, Tim Spooner, Enrico Pitozzi e Andrea Azzali. Negli spazi post-industriali di Lenz Teatro a Parma, con due sconfinamenti performativi in un’importante chiesa storica nel centro della città, il festival propone dieci creazioni internazionali ispirate a I due piani, tema concettuale che, dopo Ovulo nel 2012 e Glorioso l’anno seguente, conclude il progetto triennale alimentato dalle suggestioni filosofiche di Gilles Deleuze «dieci declinazioni scenico-performative dell’identità duplice, stratificata, multipla del linguaggio», come spiegano i due direttori artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.



S’inizia con la prima presentazione assoluta di Verdi Re Lear - L’Opera che non c’è_Premessa dal Re Lear di Giuseppe Verdi, di cui esiste solo il libretto scritto da Somma con le correzioni dello stesso Verdi. Il progetto muove dall’indagine e dalla ricostruzione del desiderio verdiano, frammentato e incompiuto, per procedere a un’invenzione - ovvero a un “trovare investigando” - di un simulacro d’opera d’arte performativa e musicale che tragga dal Lear di Shakespeare e dal Lear di Verdi gli elementi fondamentali. Il progetto di Lenz Rifrazioni combina due presenze all’apparenza decisamente dissimili: il compositore elettronico inglese Robin Rimbaud aka Scanner e il Conservatorio Arrigo Boito di Parma. È un audace accostamento voluto da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto «per sperimentare nuove forme d’intreccio creativo tra elementi che, nel caso unico della realizzazione di un’opera che non esiste, possono contribuire a dare forma e corpo a un progetto incompiuto ma potente».

Lenz Rifrazioni presenta inoltre, in prima nazionale, lo spettacolo Adelchi: il progetto biennale dedicato all’opera di Alessandro Manzoni prosegue con «una riflessione profonda sulla potenza poetica della tragedia» che vede in scena tre attori “sensibili” formati nel laboratorio permanente realizzato da Lenz Rifrazioni in collaborazione con l’Ausl di Parma – Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale: «In questo progetto scenico» spiegano i due direttori artistici «si sostanzia la ricerca pluriennale di un “verbo” pedagogico che renda le persone affette da disturbi dello spettro autistico in grado di esprimere le emozioni silenziate attraverso le stimolazioni drammaturgico-sensoriali dell’esperienza teatrale. Si ribalta la prospettiva dalla quale guardare alla sensibilità: gli apparenti limiti non sono più sintomi di un deficit patologico, ma divengono elementi da elaborare e tradurre in linguaggio estetico contemporaneo, attraverso il confronto e l’agone - anche fisico e vocale - con i classici».

La danza ha un ruolo importante: tra gli spettacoli in programma Maguy Marin, la più importante esponente della nouvelle danse francese, presenta a Natura Dèi Teatri il suo nuovo spettacolo Singspiele, creato in collaborazione con David Mambouch e Benjamin Lebreton. «Singspiele» racconta la coreografa «è un lavoro di ascolto dedicato ai volti: a ciò che questi volti ci dicono, precisamente o confusamente, dei loro corpi assenti: la storia particolare che portano con sé e che ci sfuggirà sempre». Inoltre, torna al Festival Pieter Ampe, con il suo primo solo, So you can feel, in prima nazionale.

Le prismatiche stratificazioni evocate dal nucleo concettuale I due piani si incarnano anche in Maestro Eckhart di Alessandro Berti, regista, attore e drammaturgo dal percorso eccentrico, da qualche anno approdato all’ascolto rigoroso, attraverso lo strumento-teatro, di voci della spiritualità cristiana.

Non mancano le interessanti collaborazioni: Hyperion | Diotima è l’ennesimo frutto inedito nato dalla cooperazione tra Lenz Rifrazioni e il musicista elettronico polacco Paul Wirkus; una creazione ispirata all’Hyperion di Friedrich Hölderlin, figura importante nel percorso artistico di Lenz Rifrazioni e il cui interesse oggi è rinnovato da questa perfomance ispirata a Diotima, figura tra le più complesse della mitografia hölderliniana. Inoltre, La slovena «piattaforma di ricerca, sviluppo e produzione di arti performative contemporanee» Via Negativa, inquieta formazione ospite di numerose edizioni di Natura Dèi Teatri, propone On the right track, un surreale e sorprendente «cabaret dell’assurdità politica».

E ancora, ibrida performance e arti visive The Telescope dell’inglese Tim Spooner, mentre fa interagire misure del materico e del trascendente il concerto Corpo sacro di Andrea Azzali_Monophon.

Lo studioso Enrico Pitozzi, infine, propone il seminario Magnitudini: una radiografia della materia sonora e un dialogo sul complesso percorso di Lenz Rifrazioni attorno a Re Lear.


Info Festival Natura Dèi Teatri
Lenz Teatro – Via Pasubio 3/e Parma
+ 39. 0521. 270141
info@lenzrifrazioni.it

www.lenzrifrazioni.it/natura

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