Arrivato alla sua diciannovesima edizione, il festival
parmense Natura Dèi Teatri, in programma dal 5 al 14 dicembre 2014 propone un
calendario multiforme, animato da creazioni contemporanee di teatro, musica,
danza, video e performance: in arrivo prime assolute e rarità internazionali
con Scanner, Lenz Rifrazioni, Maguy Marin, Pieter Ampe, Paul Wirkus, Alessandro
Berti, Via Negativa, Tim Spooner, Enrico Pitozzi e Andrea Azzali. Negli spazi
post-industriali di Lenz Teatro a Parma, con due sconfinamenti performativi in
un’importante chiesa storica nel centro della città, il festival propone dieci
creazioni internazionali ispirate a I due piani, tema concettuale che, dopo Ovulo
nel 2012 e Glorioso l’anno seguente, conclude il progetto triennale alimentato
dalle suggestioni filosofiche di Gilles Deleuze «dieci declinazioni
scenico-performative dell’identità duplice, stratificata, multipla del
linguaggio», come spiegano i due direttori artistici Maria Federica Maestri e
Francesco Pititto.
S’inizia con la prima presentazione assoluta di Verdi Re
Lear - L’Opera che non c’è_Premessa dal Re Lear di Giuseppe Verdi, di cui
esiste solo il libretto scritto da Somma con le correzioni dello stesso Verdi.
Il progetto muove dall’indagine e dalla ricostruzione del desiderio verdiano,
frammentato e incompiuto, per procedere a un’invenzione - ovvero a un “trovare
investigando” - di un simulacro d’opera d’arte performativa e musicale che
tragga dal Lear di Shakespeare e dal Lear di Verdi gli elementi fondamentali.
Il progetto di Lenz Rifrazioni combina due presenze all’apparenza decisamente
dissimili: il compositore elettronico inglese Robin Rimbaud aka Scanner e il Conservatorio
Arrigo Boito di Parma. È un audace accostamento voluto da Maria Federica
Maestri e Francesco Pititto «per sperimentare nuove forme d’intreccio creativo tra
elementi che, nel caso unico della realizzazione di un’opera che non esiste,
possono contribuire a dare forma e corpo a un progetto incompiuto ma potente».
Lenz Rifrazioni presenta inoltre, in prima nazionale, lo
spettacolo Adelchi: il progetto biennale dedicato all’opera di Alessandro Manzoni
prosegue con «una riflessione profonda sulla potenza poetica della tragedia»
che vede in scena tre attori “sensibili” formati nel laboratorio permanente
realizzato da Lenz Rifrazioni in collaborazione con l’Ausl di Parma –
Dipartimento Assistenziale integrato di Salute Mentale: «In questo progetto
scenico» spiegano i due direttori artistici «si sostanzia la ricerca
pluriennale di un “verbo” pedagogico che renda le persone affette da disturbi
dello spettro autistico in grado di esprimere le emozioni silenziate attraverso
le stimolazioni drammaturgico-sensoriali dell’esperienza teatrale. Si ribalta
la prospettiva dalla quale guardare alla sensibilità: gli apparenti limiti non
sono più sintomi di un deficit patologico, ma divengono elementi da elaborare e
tradurre in linguaggio estetico contemporaneo, attraverso il confronto e
l’agone - anche fisico e vocale - con i classici».
La danza ha un ruolo importante: tra gli spettacoli in
programma Maguy Marin, la più importante esponente della nouvelle danse francese,
presenta a Natura Dèi Teatri il suo nuovo spettacolo Singspiele, creato in
collaborazione con David Mambouch e Benjamin Lebreton. «Singspiele» racconta la
coreografa «è un lavoro di ascolto dedicato ai volti: a ciò che questi volti ci
dicono, precisamente o confusamente, dei loro corpi assenti: la storia
particolare che portano con sé e che ci sfuggirà sempre». Inoltre, torna al
Festival Pieter Ampe, con il suo primo solo, So you can feel, in prima
nazionale.
Le prismatiche stratificazioni evocate dal nucleo
concettuale I due piani si incarnano anche in Maestro Eckhart di Alessandro
Berti, regista, attore e drammaturgo dal percorso eccentrico, da qualche anno approdato
all’ascolto rigoroso, attraverso lo strumento-teatro, di voci della
spiritualità cristiana.
Non mancano le interessanti collaborazioni: Hyperion |
Diotima è l’ennesimo frutto inedito nato dalla cooperazione tra Lenz Rifrazioni
e il musicista elettronico polacco Paul Wirkus; una creazione ispirata all’Hyperion
di Friedrich Hölderlin, figura importante nel percorso artistico di Lenz
Rifrazioni e il cui interesse oggi è rinnovato da questa perfomance ispirata a
Diotima, figura tra le più complesse della mitografia hölderliniana. Inoltre, La
slovena «piattaforma di ricerca, sviluppo e produzione di arti performative
contemporanee» Via Negativa, inquieta formazione ospite di numerose edizioni di
Natura Dèi Teatri, propone On the right track, un surreale e sorprendente «cabaret
dell’assurdità politica».
E ancora, ibrida performance e arti visive The Telescope
dell’inglese Tim Spooner, mentre fa interagire misure del materico e del
trascendente il concerto Corpo sacro di Andrea Azzali_Monophon.
Lo studioso Enrico Pitozzi, infine, propone il seminario Magnitudini:
una radiografia della materia sonora e un dialogo sul complesso percorso di
Lenz Rifrazioni attorno a Re Lear.
Info Festival Natura Dèi Teatri
Lenz Teatro – Via Pasubio 3/e Parma
+ 39. 0521. 270141
info@lenzrifrazioni.it
www.lenzrifrazioni.it/natura
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