venerdì 9 novembre 2012

Prove aperte di “Con Rabbia di Gioia”. Entriamo nel laboratorio di Marco Galignano

Una narrazione-animata: così recitano le note di regia. Ovvero in scena c’è un attore solo, ma i ruoli sono almeno cinque. La scenografia è una semplice sedia bianca, ma le location variano continuamente: la scuola, la chiesa, la casa in campagna. I personaggi eterei del racconto di Marco Galignano prendono forma attraverso la voce stramba del protagonista, quella buffa di suo fratello, attraverso quella dolce della ragazza e quella suina della direttrice; gli crea un vestito su misura e come per magia si materializzano caratteri diversi ricolmi di anima. È una voce che balla al ritmo dei sentimenti. È un virtuosismo studiato, ricercato e di altri tempi: quello degli attori che hanno contribuito a fare grande il teatro italiano.

 


L’attore-performer, regista, drammaturgo e studioso Marco Galignano apre le porte alle sue nuove prove di Con Rabbia di Gioia presso la struttura Ca’Shin in località Parco Cavaioni a Bologna. “È un testo di qualche anno fa – ci dice il performer – ma la voglia di riprendere la scena è tutta nuova”. Assistiamo quindi allo studio tenace e appassionato di un professionista che si spalanca sulla vita di un ragazzo e dei suoi sogni infranti dal confronto con il mondo adulto con il quale dovrà fare i conti.

Il tono intimo con il quale il regista riesce ad attaccare alla storia gli astanti è potente. Si assiste a un lavoro di artigianato che lima, smussa, pialla, aggiusta e ricompone voce, corpo e anima di tutti, non solo dei personaggi.

Questo era solo un assaggio. Le prove, infatti, sono state l’unica possibilità per Bologna, al momento, di partecipare all’opera di Marco Galignano che debutterà domenica 11 Novembre a il Cortile spazioindipendente a Lugano.

Josella Calantropo

Note di regia

Filosofia, politica, fede religiosa, amore e necessità vorticano attorno alla vita di un ragazzo, destinato ad entrare nel mondo reale (adulto e quotidiano) rinunciando al sogno giovanile di una vita idilliaca e gioiosa. Perché la trasposizione dei sogni di libertà giovanile che avviene nel nostro mondo secco e limitato di persone cresciute conduce inevitabilmente, pare, alla lotta politica, alla presa di posizione filosofica, al fideismo religioso o all’ateismo noncurante di compromesso… a tutto, tranne che alla realizzazione dei nostri sogni.

Uno strano ossimoro. Una voce che cerca, si sforma, si esalta, strilla, insulta, piange, vuole, gioisce, prega, si tende al chiarore sognato o sprezzato dell’inconoscibile, al mistero del sacro. Una realtà diversa, quella intima, disvelata, disgelata.

Le parole innocenti che si dispiegano nel racconto cercano, con rabbia di gioia, di vedere attraverso il filtro di quella che in mancanza di altre parole chiamiamo anima. Parlerà la voce multiforme di uno di noi: un sognatore, un predatore, un idealista, un peccatore, un misero, a volte distrutto, normale essere umano.

Le grottesche, spasmodicamente ridicole o toccanti figure del racconto ci suggeriranno come gli altri, a volte, ci vedono realmente, mentre il malcapitato narratore tenterà con difficoltà di perseguire un illuminante o composto senso di realtà. Ma la differenza tra il nostro mondo interiore, a volte sofferto, e la confusione miscellanea del mondo esterno è troppo asfissiante e il narratore…

Marco Galignano                                                         

Autore, regista e attore e ricercatore.

Si perfeziona come attore con Emilia Romagna Teatro e nel frattempo persegue una lunga, intensa e diversificata formazione, per lo più da autodidatta, o scegliendo, di volta in volta, i contributi di pedagogia: teatro classico e teatro sperimentale, sport e sport estremi, danza (classica, jazz, contemporanea, hip-hop) e studi scientifici teorici e pratici sul corpo umano e sulla vocalità. Negli anni studia o collabora con importanti personalità o realtà di gruppo, artistiche e scientifiche, tra cui: Imke Buchholz, Teri Jeanette Weikel, Compagnia Valdoca di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri (con Silvia Lodi, Catia Della Muta, ecc.), Renata Molinari, Marco Martinelli, Marco Baliani, Cesare Lievi, Giorgio Barberio Corsetti, Ingemar Lindh, Living Theater, Pippo del Bono, Daniel Bacalov, Giolisu – Ultima Vez, Chris Channing, Compagnia Impasto / Balletto Civile, Danio Manfredini, Matteo Belli, Rosaspina.unteatro (ERT), Serge Wilfart, Francesca Della Monica / Verdastro, Iñaki Azpillaga – Ultima Vez / W. Vandekeybus, 13 anni con Tu Loss (campione del mondo Kung-Fu / Sanda).

Prima di defilarsi, momentaneamente, dal professionismo dello spettacolo vero e proprio, per dedicarsi al lavoro di ricerca (di scena, personale ed universitaria), produce tre spettacoli: Pinocchio (autoprodotto, con l’appoggio di Rosaspina.unteatro, 2000), Le Metamorfosi, di Ovidio (autoprodotto, con l’appoggio di Ca’ Rossa, 2003), Con Rabbia di Gioia (autoprodotto, con l’appoggio di Compagnia Verdastro/Della Monica, 2005).

Laureato con lode con una tesi, sperimentale e interdipartimentale, sul metodo di medicina complementare di Ida Rolf Integrazione Strutturale del corpo, detto Rolfing, attraverso uno studio approfondito sul campo con Mario Finato (Ass. It. Rolfing) e Hubert Godard (Teoria del Movimento – Sorbona, Parigi).

Dottore di ricerca (2010) presso l’Ateneo bolognese, con una specializzazione scientifica, teorica e pratica, sui diversificati aspetti della voce in funzione civile, professionale o artistica, con il sostegno diretto, maieutico o collaborativo, di molti artisti, medici e terapeuti (tra i medici: Giovanni Mazzotti, Franco Fussi, Livio Presutti; logopedisti: Tiziana Fuschini, Giampaolo Mignardi; artisti: Marco Baliani, Matteo Belli, Alessandro Bergonzoni, Danio Manfredini, ecc.).

Membro del comitato di redazione della rivista “Culture Teatrali. Studi, interventi e scritture sullo spettacolo”, diretta da Marco De Marinis.

Responsabile scientifico e di impresa del Progetto Strategico d’Ateneo La Voce del Corpo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Ha insegnato e insegna teoria e pratica della voce recitata e cantata, uso del corpo, eloquenza e potenziamento vocale in molte realtà accademiche o scolastiche (Università, Conservatorio G.B. Martini, ecc.); presso centri di formazione e aziende private.

Autore di diversi saggi in ambito artistico e scientifico riguardanti la fisiologia, la psicologia e il riscontro spettacolare o professionale dell’atto vocale e dell’uso del corpo. Relatore o collaboratore in alcuni convegni. In corso di stampa: Pedagogia e Scienza della Voce, Omega Edizioni, 2012.

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